Sabato 31 marzo
Ore 8:00.
In una Porta Nuova già piuttosto affollata, tutti puntuali, tanta adrenalina ed entusiasmo.
Si capisce ancora prima di partire che non saranno giorni semplici…
Si parte e sul treno sono tutti eccitati. E’ difficile tenerli buoni, ma tutto sommato, non va male, i ragazzi sono vivaci ma educati.
Nonostante il viaggio lungo, solo in qualche occasione serve il cazziatone!
Tra l’imperversare dei telefonini e relativi giochi, la sorpresa è Matteo che estrae dalla tasca un gioco di carte… con le carte vere!! Come si usava fino a qualche anno fa! Penso che allora c’è ancora speranza!
Cambio treno senza intoppi e all’arrivo a Cesenatico, un gruppo di ragazze pallavoliste inizia ad intonare cori per Alessio che… scappa il più lontano possibile!!
Poi vengono inneggiati Manuel, Davide e Denis. I nostri, molto impacciati e, diciamolo pure, ancora imbranati, partecipano loro malgrado a questo simpatico siparietto che si chiude con una foto di gruppo… ma sarebbe meglio dire di gruppi, nel senso che i maschi sono tutti da una parte e le femmine dall’altra.
Raggiungiamo l’Eurocamp e ci sistemiamo in hotel.
Siamo tutti un po’ stanchi, ricarichiamo le pile con un’oretta di riposo e poi, approfittando che oggi non si gioca, passeggiata al mare.
Durante la camminata vediamo una gelateria-yogurteria-creperia e allora, quale migliore occasione per una merenda?
Compriamo anche un mitico SUPER TELE per lanciarci in una agguerritissima partita di beach soccer.
Solo Ricky e Marco preferiscono esprimere il vigore agonistico raccogliendo conchiglie sul bagnasciuga (sic…) ma mi conforta il pensiero che forse stanno conservando le energie per gli imminenti appuntamenti agonistici…
Rientriamo nelle stanze e iniziano le prime difficolta dovute alla convivenza in camera.
I turni per la doccia, quelli per il bagno dove purtroppo la condivisione prevede anche quella degli effluvi…
Nonostante qualche imbarazzo iniziale alle 20 sono tutti incredibilmente pronti per la cena!
Tutti si comportano bene e, tra qualche timida (giustificata) protesta per la stanchezza, ci tocca ancora una camminata di un paio di chilometri per raggiungere l’Eurocamp.
Flavia ed io partecipiamo ad una riunione organizzativa, i ragazzi si ambientano all’Eurocamp e, quando la riunione finisce, troviamo tutta la squadra intorno ad un tavolo da ping-pong. Tutti insieme a giocare e commentare.
Finalmente alle 23:00 si va a nanna.
Domenica 1° Aprile
La Domenica di Pasqua inizia prestissimo.
Alle 9:00 inizia la nostra partita d’esordio nel torneo. Contro una squadra di Milano.
L’umore è generalmente buono.
Ci sono stati un paio di casi di malinconia, condite da lacrime disperate, sopraggiunte nella tarda serata di ieri. Ma stamattina tutto pare rientrato.
Giochiamo, a tratti anche bene, nonostante l’assenza di Gabbo che accusa un attacco di influenza intestinale.
Vinciamo di 3, rischiando grosso nel finale dopo essere stati in vantaggio per tutta la partita.
Finalmente si aprono i sorrisi anche perché arriva qualche genitore, il pranzo e l’uovo di Pasqua.
Ci prendiamo un po’ di meritato riposo per essere pronti alla seconda partita della giornata in programma per le 15:30.
Ci aspetta Vicenza, che avendo vinto contro Milano, si giocherà con noi il primo posto nel girone.
Gabbo, nonostante non sia ovviamente in perfetta forma, ci sarà. Non vuole mancare.
Giochiamo molto bene i primi 20 minuti, poi affiorano sia la stanchezza che i soliti problemi di personalità e Vicenza ci supera nel finale battendoci di 4 punti.
Siamo arrabbiati perchè capiamo di avere perso una grande occasione per chiudere il torneo tra le prime 8, però l’umore è sempre positivo.
La cena questa volta è un gran casino!
Fanno rumore tutti (anche le altre squadre) e i nostri vengono ripresi più volte.
Da segnalare 2-3 ragazzi che nonostante le due partite giocate quasi non toccano cibo, per motivi poco credibili. Mentre Dario e Davide mi fanno capire bene il perché dei loro chili di troppo, concedendosi il bis di pasta o carne!
Non contenti e nonostante si sia al termine di una giornata veramente faticosa, a grande richiesta si torna alla gelateria per una coccola serale. Alle 22:30 tutti a dormire. Domani la sveglia sarà, per fortuna, un po’ più tardi.
Abbiamo modificato un paio di stanze nella speranza di ridurre i pianti e rendere piacevole questa esperienza per tutti.
Lunedì 2 Aprile
Risveglio solito, ovvero tra urla, schiamazzi, rumori di ogni genere, questo è il clima Eurocamp!
Devo dire che i nostri sono decisamente ben educati e meno casinisti in hotel.
Passeggiata molto piacevole in zona porto, attraversamento del canale su ponte mobile, molto apprezzato dai ragazzi, un po’ di shopping
e poi in campo conto l’Ebro Milano, società storica ed importante del capoluogo Lombardo.
Soffriamo per tutta la partita, senza tuttavia sfigurare, contro una squadra che mette a referto 18 giocatori e alla lunga la freschezza fisica fa la differenza. Noi siamo i soliti 12 ma con Gabbo ancora alle prese con febbre e influenza e Marco e Ricky con il mal di testa.
Perdiamo con onore e ci tocca la finale per il 13° posto.
Dopo il pranzo solo riposo, quindi di nuovo in campo contro il Sangiorgio Milanese.
I ragazzi tirano fuori da non so dove, le residue energie e a fine primo tempo leggo sul tabellone un incredibile 38-1 per noi!
Caliamo di testa e gambe nel secondo tempo ma vinciamo tranquilli chiudendo il torneo con 2 vinte e 2 perse.
Dopo cena si va tutti insieme a vedere la semifinale del torneo U13 tra Fortitudo Bologna e Bergamo.
Bella partita, tutti ammirati e, ancora una volta di buon umore, si va a dormire per l’ultima notte in albergo.
Domani si tona a casa.
Martedì 3 Aprile
La mattinata scorre tra partite a beach soccer e beach volley, andiamo a goderci una tesissima finale U13 che vede vincere Venezia su Bologna e poi si torna a casa.
In treno sono tutti molto stanchi, il viaggio di ritorno è molto più riposante, per tutti, rispetto all’andata e a Torino ritroviamo genitori e pioggia.
L’esperienza è stata senza dubbio positiva, i ragazzi hanno partecipato con entusiasmo ed energia a questa tre giorni pasquale e la speranza è che si siano divertiti, che ne conservino un piacevole ricordo e soprattutto che abbiamo portato in loro un po’ di crescita e di indipendenza.