C’è un solo modo di guardare le cose, fino a quando arriva qualcuno e ci mostra come guardarle con occhi diversi. (Pablo Picasso)

Oggi 23 gennaio finalmente, dopo lungo tempo, si torna a giocare al PalaLevi.
Inizio partita ore 16:00, appuntamento alle 15:25.
Il feudo del Grugliasco come sempre è gremito di tifosi. Per l’occasione anche parte dello staff è presente a sostenere i propri giovani cestiti.
Nonostante una defezione dell’ultimo momento, “Pablo” Belluco e “Salvador” Branconi dispongono di una tavolozza con 12 colori.
Riscaldamento preciso è ordinato, come sempre, scandito dalle indicazioni di coach e vice.
Il rituale si porta a compimento con le ultime raccomandazioni: difesa forte è attenta senza sprechi e l’imperativo categorico “gioco di squadra”.
Palla a due e via che si inizia….
“Periodo blu”: gli ospiti conquistano immediatamente palla e, complice una difesa poco vivace, si portano velocemente sul 2 a 0.
I nostri provano a farsi sotto, ma perdono palla. Sono in visibile affanno e commettono fallo. Il Kolbe in lunetta: primo tiro fuori misura, ma il secondo è preciso. 3:0.
L’atteggiamento monocromatico dei grugliaschesi, rifinito con toni freddi, richiede un timeout. La panchina si alza in piedi per far rifiatare i 4 aquilotti. Lo sguardo attento dimostra la sete di consigli, che coach Belluco dispensa.
Il gioco riprende. Finalmente una difesa più concreta porta i primi frutti 3:2.
Il quadro inizia a prendere forma, s’intravede qualche tratto più definito. Un piccolo drago si incunea nella difesa avversaria, subisce fallo, ma concretizza: 3 a 4.
Timeout per il Kolbe, Belluco tiene alta l’attenzione, ormai manca poco alla fine del tempo; si rientra in campo.
Rimessa per gli ospiti che riescono a varcare la metà campo, perdono palla, ci si invola verso canestro, fallo: due tiri. Il primo danza sul ferro ed esce, il secondo manda in fumo la retina, 5:3.
Manca una manciata di secondi, ma alla prima distrazione, gli ospiti si rifanno sotto mettendo a segno un tiro dalla lunetta 5 a 4. Punteggio immortalato dalla sirena.
Tempo portato a casa, ma che fatica!
Secondo quartetto in campo, anche qui l’avvio è poco lucido e nonostante il risultato sia figlio della stessa mano, è sicuramente scaturito da una difesa corale tenace con fasi di gioco concitate. 6:1.
“Periodo rosa”: il terzo tempo vede in campo 4 “colori” dai toni più caldi. Nonostante qualche distrazione, le buone trame di gioco ci fanno concludere 6 a 1.
In volata, si varca la soglia di metà partita. I nostri “artisti” sono pronti ad affrontare il tempo che potrebbe decidere le sorti dell’incontro.
Entrambe le squadre ripropongono le formazioni di inizio gara. Sin dalle prime battute il ritmo è serrato, le pennellate si susseguono repentine, ed allo scadere dei primi 3 minuti, siamo sul 6:5.
Timeout del Kolbe. Il momento è decisivo. Il duo Belluco/Branconi carica a dovere i 4 aquilotti.
Detto fatto. Al rientro rimessa degli ospiti, palla rubata, in tre passaggi arriviamo sotto canestro, tiro. Subiamo fallo, ma la palla entra: 8 a 5.
La risposta avversaria non si fa attendere 8:7.
Manca poco meno di un minuto. Il Grugliasco sembra scorrere sulla tela dando forma all’opera. Sotto il canestro avversario, una canotta rossa commette fallo sul tiro. L’atteggiamento del giocatore nero arancio e glaciale: 2 su 2, 10 a 7.
A venti secondi dalla fine, uno svarione dei padroni di casa porta il Kolbe sul 10:9.
Sei secondi alla sirena, gli ospiti vanno in pressing tutto campo. Grugliasco riesce a battere la rimessa, un aquilotto gestisce il pallone fino allo scadere del tempo…. chapeau!
Risultato acquisito.
Le dinamiche di gioco viste finora, sono sovvertite nei due tempi del “periodo cubista”: cambia l’attitudine dei giocatori in campo e il gioco si ripropone sotto angolazioni diverse. Ci aggiudichiamo il quinto tempo 6:4 e il sesto 14:0.
Un bel quadro, in una splendida cornice.

Comunque e sempre forza aquilotti!!!!!!!

In ogni bambino c’è un artista. Il problema è capire come rimanere artisti diventando grandi. (Pablo Picasso).