Inizia col raduno mattiniero nella stazione di Porta Nuova l’avventura dei nostri piccoli Scoiattoli.

Il viaggio scorre tranquillo tra giochi e scherzi, in orario si arriva a Pesaro dove ci attende la navetta per l’hotel, qui inizia la distribuzione delle camere decise dal coach, che non trova né lamentele, né dissapori.

Ai ragazzi viene spiegato che saranno divisi in due squadre in modo che tutti possano giocare un minutaggio maggiore, e gli atleti lo capiscono e condividono le scelte dei coach. I piccoli si dividono solo per le partite, il resto della giornata la trascorrono insieme giocando in spiaggia o nella hall dell’albergo, o nelle proprie camere. Appena possibile si cercano tra di loro, si sostengono a vicenda, tifano gli uni per gli altri. È il gruppo che si conoscono meno tra loro, ma è quello che ha legato di più.

Alla fine il torneo passa in secondo piano, credo che nessuno sappia se la propria squadra si sia qualificata settima o undicesima. Perché il torneo di Pesaro è soprattutto questo, inizia dal raduno a Porta Nuova.

Dal torneo di Pesaro alcuni tornano vincitori, tutti tornano “Amici”.

“Senza trucchi senza frode

Un esercito da Dieci & lode

Con tanti fanti e tre donne

Tutti con short e nessune gonne

Un coach col nome da Re

Andremo avanti finché

Senza paura, nessuno si impanica

Avremo sempre un’asso nella manica….”