Ventidue ragazzi facenti parte della squadra aquilotti 2008 sono partiti alla volta di Pesaro per l’Adriatica Cup. Quattro giorni di mare, divertimento e tempo passato assieme per fare ancora più gruppo e squadra. I ragazzi sono stati divisi in due sotto-squadre per poter giocare tutti quanti, senza dover far cambi e ridurre al minimo i minuti in campo.

Squadra Rossa: Il lavoro di squadra divide i compiti e moltiplica i successi. Spesso si guarda solo l’esito di una partita e non la prestazione. Si pensa che vincere sia l’unica cosa importante ma non è quella la priorità, che invece è sempre lo spirito con cui si affronta un impegno, è il dimostrare la propria voglia di imparare e di migliorare. Il dover lottare per avere successo è una cosa che vale anche nella vita, che è il più grande gioco di squadra che esista. Bisogna imparare ad essere squadra fuori dal campo per esserlo anche in palestra e per un gruppo che si conosce poco può essere difficile in entrambi i casi. La squadra Aquilotti Rossa lo dimostra con le prime 2 sconfitte subite contro avversari di livello sicuramente superiore, ma in cui non si è visto lo spirito e la convinzione giusta per poterli mettere in difficoltà, specialmente nei primi tempi. Le ultime due partite hanno invece mostrato che con la voglia e la determinazione si può giocare ogni tempo alla pari contro squadre più attezzate, a patto che lo si faccia INSIEME! Questo è l’obbiettivo di una squadra che può e deve crescere per dimostrare di poter dire la sua!

Squadra Blu:

Mai sconfitta é più amara di quella subita in una finale. Però spesso ci si dimentica perché si è lì, e come si è arrivati. Dimentichiamo le strade impervie percorse per arrivarci, i dissidi interni, le ferite procuratesi e lenite, ma ci si focalizza solo sull’ obiettivo mancato. Sembra l’inizio di un racconto epico, in realtà, altro non è che il percorso nel torneo di Pesaro dei nostri Aquilotti Blu. Sono tanti gli ostacoli superati dai nostri, a partire dai difficili match contro San Carlo, poi han dovuto affrontare la squadra di casa, il Bees, e l’Urania di Milano, in due partite equilibrate, tirate e superate solo grazie alla maggior voglia di buttarsi su un pallone e fame agonistica. In finale si sono scontrati contro i Tigrotti di Trieste, stessa identica finale dell’anno precedente in questa categoria. I nostri atleti ci hanno sempre creduto, hanno dato il massimo, hanno combattuto fino alla fine, sono migliorati tempo dopo tempo adeguandosi al livello degli avversari, ma si sono scontrati con una squadra oggettivamente più forte di loro. E come in tutti i racconti epici, nel finale, i Draghi vengono sconfitti, ma sono già pronti a riprovarci tra un anno.

Per concludere i due coach sono orgogliosi del torneo giocato da ogni ragazzo e dall’unione che si è venuta a creare, una squadra incoraggiava l’altra nel momento di difficoltà, ci si cercava per festeggiare assieme ogni traguardo raggiunto. Tutti e ventidue hanno festeggiato insieme con la coppa, in quanto senza una squadra non può esistere neanche l’altra e in un anno ci si è continuamente spinti a migliorare.