Ultima partita del girone in quel di Rivalta per i nostri draghi, dove ci si gioca il primato o l’eliminazione, o la va o la spacca, dentro o fuori.
Sopra i cruscotti delle macchine che accompagnano i ragazzi si intravedono appese teste d’aglio e ferri di cavallo, non si capisce bene perché…
Sta di fatto che i ragazzi scendono in campo concentrati, la tensione psicologica sembra declinarsi in furore agonistico tant’è che i primi due tempi filano lisci come l’olio: il primo si chiude 7 – 16 e si va al riposo con un 14 a 31 che dovrebbe fare dormire sonni tranquilli a società e torcida al seguito, anche perché la percentuale di tiri liberi sembra essersi alzata rispetto alle ultime prestazioni (30/35%), eppure…
Eppure, non ci si rilassa completamente, ricordando le ultime 2 partite, dove si è sempre depauperato un vantaggio importante nella seconda parte della gara.
E anche questa volta, il detto “non c’è due senza il tre” sembra affacciarsi pericolosamente: l’Oasi vince il parziale 17 a14, chiudendosi il terzo quarto così 31 a 45,
E così, si inizia l’ultimo tempo con quell’atteggiamento remissivo che ha cosi condizionato gli ultimi finali di partita. I genitori elaborano le teorie più inverosimili per giustificare questo cambio di atteggiamento fra il prima e il dopo ‘intervallo ( “andranno in giro per gli spogliatoi a cercare pokemon?”) .
Sta di fatto che si riesce a contenere la rimonta e chiudere cosi vittoriosamente 54 a 46, attestandosi al primo posto nel girone.
Al di là di questo aspetto, sul quale coach Matera saprà sicuramente trovare gli opportuni rimedi, occorre fare veramente fare un sacco di complimenti ai nostri ragazzi ed al tecnico perché, partendo a settembre con una squadra tutta da inventare, settimana dopo settimana sono lievitate quella coesione e compattezza che hanno permesso di togliersi queste inaspettate soddisfazioni. Un po di stanchezza è anche giustificata a fine anno, e quindi sono benvenute a questo punto le vacanze natalizie (a proposito…auguri a tutti!).
Ora si farà durissima con le squadre pari grado più forti della regione, ma visto che siamo arrivati fin qui…giochiamocela!
Chissà che da innocenti matricole non ci si ritrovi ad essere l”Atalanta del campionato U13 elite…

Luca Fracasso